Conoscere il territorio della città in cui viviamo ed essere in grado di capirlo, significa riscoprire la realtà che ci circonda e di cui siamo parte integrante. È importante recuperare le radici storiche e culturali del nostro quotidiano sviluppando la conoscenza del territorio. L’aspetto di un paese è strettamente legato all’opera dei suoi abitanti, attraver- so una continua opera di sovrap- posizione e di stratificazione della storia socio-economica, politica e religiosa.
L’amministrazione da questo punto di vista ha sempre sottolineato la disponibilità verso qualsiasi forma che tenda a promuovere, conoscere e far conoscere il territorio, incorag- giando convegni, attività all’aperto e sostenendo i progetti delle asso- ciazioni e dei singoli cittadini.
La formula giusta su cui puntare per lo sviluppo economico e culturale di località, che come la nostra,
sono in un contesto montano, è il
turismo lento e sostenibile.
Prima di tutto occorre riavvicinarsi ad esso.
Nel mese di maggio abbiamo orga- nizzato, con i bambini della scuola di Pizzoli, una giornata ecologica nella zona del parco del Castello. Sebbene quest’area fosse già
stata ripulita dagli operai comunali qualche giorno prima, abbiamo riempito 7 sacchi di rifiuti. Questo
è il segno di come sia difficile mantenere il paese pulito senza la cooperazione e il buon senso di tutti. Non trovare un cestino, o un posacenere ad ogni passo, non ci dà il diritto di buttare a terra carte e cicche. Amare la terra in cui viviamo è anche mantenerla pulita, come recitavano i bimbi durante la messa a dimora di una trentina di piantine. Il prossimo passo di sensibilizzazi- one a cui stavamo pensando è la riscoperta dei tanti sentieri montani che ci circondano, utilizzati dai nostri nonni quando la montagna era ancora una risorsa.